L’allievo con autismo a scuola:come “facilitare” esperienze inclusive?

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Strategie per insegnare a bambini ed adulti con autismo

di T. Grandin



Temple Grandin, autrice del libro "Emergence: Labeled Autistic" (1986), è una persona che ha recuperato quasi completamente dal suo autismo e ha una carriera internazionale di successo nell'ambito della progettazione di apparecchiature zootecniche. Ha conseguito il Dottorato in Zootecnica presso l'Università dell'Illinois ad Urbana ed è ora Assistente universitaria in Zootecnica presso l'Università Statale del Colorado

 

 

 

Dicembre 2002

Sono stati i miei insegnanti ad aiutarmi ad affermarmi. Ho potuto superare l’autismo perché ho avuto buoni insegnanti. All’età di 2 anni e ½ fui messa in un asilo nido con insegnanti esperti. Sin dalla precoce età mi venne insegnato ad avere buone maniere e come comportarmi a tavola. I bambini con autismo hanno bisogno di avere una giornata strutturata e insegnanti che sanno come essere gentili, ma fermi.

Tra i miei 2 anni e 1/4 e i 5 le mie giornate erano strutturate: non mi era mai permessa di non essere connessa. Facevo 45 minuti di terapia logopedica 1 a 1 per 5 giorni a settimana e mia madre aveva assunto una tata che trascorreva dalle 3 alle 4 ore al giorno a fare dei giochi con me e mia sorella. Fu lei ad insegnarmi a rispettare i turni durante le attività di gioco. Quando facevamo un pupazzo di neve, mi faceva preparare la parte inferiore e poi mia sorella doveva fare quella superiore. All’ora di pranzo, mangiavamo tutti insieme e non mi era concessa alcuna autostimolazione. L’unico momento in cui mi era consentito di ritornare al comportamento autistico era durante un’ora di riposo che avevo dopo pranzo. La combinazione tra asilo nido, logopedia, attività di gioco e educazione durante i pasti raggiungeva 40 ore a settimana, in cui il mio cervello era tenuto costantemente connesso con il mondo.

 

1.   Molte persone con autismo pensano visivamente. Io penso per immagini, non penso con il linguaggio. Tutti i miei pensieri sono come filmati che scorrono nella mia immaginazione. Le immagini sono state il mio primo linguaggio e le parole il mio secondo. I nomi erano le parole più facili da imparare perché potevo farmi nella mente un’immagine della parola. Per insegnare parole come "su" o "giù" l’insegnante dovrebbe rappresentarle al bambino con una dimostrazione. Per esempio prendere un aeroplano giocattolo e dire “su” facendo vedere l’aeroplano che decolla dal banco. Alcuni bambini impareranno meglio se i cartoncini con le parole “su” e “giù” vengono attaccate all’aeroplano: il cartoncino “su” viene attaccato quando decolla e quello “giù” quando atterra.

 

2.   Evitare istruzioni verbali date con frasi molto lunghe: le persone con autismo hanno difficoltà a ricordare le sequenze. Se il bambino sa leggere, scrivete le istruzioni su un pezzo di carta. Personalmente sono incapace di ricordare le sequenze: se chiedo per esempio la direzione da seguire ad un distributore di benzina, sono in grado poi di ricordare solo tre passaggi e per indicazioni con più di tre azioni devo avere appunti scritti. Ho anche difficoltà a ricordare i numeri telefonici in quanto non posso immaginarli nella mia mente.

 

3.   Molti bambini con autismo sono bravi a disegnare, nel creare e col computer. Queste aree di talento dovrebbero essere incoraggiate. Credo occorra impegnarsi molto di più per valorizzare maggiormente le attitudini del bambino. Queste potranno poi costituire delle abilità da usare in futuro per il lavoro.

 

4.   Molti bambini autistici si fissano con un tema, come per esempio treni o carte geografiche. Il modo migliore per affrontare queste fissazioni è usarle per motivare i compiti a scuola. Se al bambino piacciono i treni, allora usateli per insegnare la lettura e la matematica, leggete un libro su un treno e risolvete con essi problemi di matematica. Calcolate per esempio quanto tempo occorre ad un treno per andare da New York a Washington.

 

5.   Usare metodi visivi concreti per insegnare concetti sui numeri. I miei genitori mi diedero un gioco matematico che mi aiutò ad imparare i numeri: consisteva in una serie di blocchi che avevano una differente grandezza e colore per ogni numero dall’ 1 al 10. Con questi ho imparato come aggiungere e sottrarre. Per insegnarmi le frazioni, il mio maestro aveva una mela di legno che era stata tagliata in 4 pezzi e una pera che era tagliata invece a metà. Da questo compresi il concetto di quarti e metà.

 

6.   Avevo la peggiore scrittura della classe. Molti bambini autistici hanno problemi con il controllo motorio della loro mano: una bella scrittura è qualcosa di molto difficile per loro. Questo può frustrare completamente il bambino. Per ridurre la frustrazione e aiutare il bambino ad apprezzare lo scrivere, fatelo scrivere con la tastiera del computer, cosa per lui spesso molto più facile.

 

7.   Alcuni bambini autistici impareranno a leggere molto più facilmente con i fonemi, mentre altri memorizzando l’intera parola. Io ho imparato con i fonemi; mia madre mi insegnò le regole fonetiche e poi mi faceva pronunciare la parola. i bambini con molta ecolalia imparano meglio con cartoncini con le immagini o con le figure dei libri in modo che le parole siano associate con le figure. E’ importante avere l’immagine e la parola stampata dallo stesso lato del cartoncino. Quando si insegnano i nomi, il bambino deve sentirvi dire la parola e vedere l’immagine e la parola stampata nello stesso momento. Un esempio per insegnare un verbo sarebbe prendere un cartoncino che dice “saltare” e saltare voi stessi mentre dite “saltare”.

 

8.   Quando ero piccola, rumori forti come la campanella della scuola mi facevano male alle orecchie come il trapano di un dentista su un nervo. I bambini con autismo hanno bisogno di essere protetti dai rumori che feriscono le loro orecchie. I rumori che causano i problemi maggiori sono: la campanella della scuola, i sistemi di amplificazione audio, i segnali acustici sui tabelloni segnapunti in palestra e il rumore delle sedie che stridono sul pavimento. La paura di un rumore terrificante può causare un cattivo comportamento. Se un bambino si copre le orecchie, è una indicazione che un certo tipo di rumore gli fa male. A volte la sensibilità ad un particolare rumore, come un allarme antincendio, può essere desensibilizzata registrando il suono; questo permette al bambino di avviare a suo piacimento il suono e di aumentare gradualmente il volume. Il bambino deve avere il controllo del registratore.

 

9.   Alcune persone autistiche sono infastidite da distrazioni visive e luci fluorescenti. Possono vedere lo sfarfallio dei 60-cicli dell’elettricità (50 in Europa, n.d.t.). Per evitare questo problema, mettere il banco del bambino vicino alla finestra o provare ad evitare l’uso di luci fluorescenti. Se non possono essere evitate luci artificiali, usate le lampadine più nuove che trovate: le lampadine nuove tremolano meno. Lo sfarfallio delle luci fluorescenti può anche essere ridotto mettendo una lampada con una lampadina incandescente vecchio tipo vicino al banco del bambino.

 

10.                    Alcuni bambini autistici iperattivi che si muovono continuamente staranno spesso più calmi se viene loro dato un gilé appesantito da indossare: la maggiore pressione dell’indumento aiuta a calmare il sistema nervoso. Io per esempio mi calmavo moltissimo grazie ad una maggiore pressione. Per migliori risultati, il gilé dovrebbe essere indossato per 20 minuti e poi tolto per qualche minuto; questo previene che il sistema nervoso si adatti.

 

11.                    Alcuni soggetti con autismo risponderanno meglio e avranno migliore contatto oculare e linguaggio se l’insegnante interagisce con loro mentre si dondolano o si arrotolano in un tappetino. L’input sensoriale del dondolarsi e della pressione del tappetino a volte aiuta a migliorare il linguaggio. Il dondolare dovrebbe essere fatto come un gioco divertente. Non deve MAI essere forzato.

 

12.                    Alcuni bambini ed adulti possono cantare meglio che parlare. Possono rispondere meglio se le parole o le frasi gli vengono cantate. Alcuni bambini con estrema sensibilità ai rumori rispondono meglio se l’insegnante parla loro a bassa voce sussurrando.

 

13.                    Alcuni bambini e adulti non verbali non possono elaborare input visivi ed uditivi nello stesso tempo. Sono mono-canali. Non possono vedere e sentire contemporaneamente. Non dovrebbe essere loro chiesto di guardare e ascoltare nello stesso momento, ma dovrebbe essergli dato un compito visivo o uditivo per volta. Il loro sistema nervoso immaturo non è capace di elaborare simultaneamente più stimoli.

 

14.                    Nei bambini più grandi e negli adulti non verbali il tatto è spesso il senso più sviluppato. E’ spesso più facile per loro sentire col tatto. Le lettere possono essere insegnate dando loro lettere in plastica da toccare. Possono imparare il loro programma giornaliero toccando degli oggetti prima di una attività in programma. Per esempio, 15 minuti prima del pasto si può dare un cucchiaio da toccare. Fategli tenere in mano una macchinina prima di uscire in macchina.

 

15.                    Alcuni bambini e adulti con autismo impareranno più facilmente se la tastiera del computer è messa vicino allo schermo. Questo permette al soggetto di vedere simultaneamente la tastiera e lo schermo. Alcune persone hanno difficoltà nel ricordare se devono guardare su dopo aver schiacciato un tasto sulla tastiera.

 

16.                    I bambini e gli adulti non verbali troveranno più facile associare le parole alle immagine se vedono la parola stampata e l’immagine su di un unico cartoncino. Alcuni soggetti non capiscono i disegni, per cui è consigliabile lavorare con oggetti reali e foto prima. L’immagina e la parola devono essere SULLO STESSO LATO DEL CARTONCINO.

 

17.                    Alcuni soggetti autistici non sanno che il linguaggio viene usato per comunicare. L’apprendimento del linguaggio può essere facilitato se vengono fatti esercizi linguistici per la comunicazione. Se il bambino chiede una tazza, dategli la tazza. Se il bambino chiede un piatto, quando vuole una tazza, dategli un piatto, in quanto ha bisogno di imparare che quando dice delle parole, avvengono cose concrete. E’ più facile per un soggetto con autismo imparare che le sue parole sono sbagliate se queste gli fanno ottenere oggetti sbagliati.

 

18.                    Molti soggetti con autismo hanno difficoltà ad usare il mouse del computer. Provare una roller ball (o una tracking ball) per muovere il cursore che abbia un bottone separato per cliccare. Autistici con problemi motori alle mani trovano molto difficile impugnare il mouse mentre cliccano.

 

19.                    I bambini che hanno difficoltà a comprendere il linguaggio hanno difficoltà a distinguere tra consonanti dure come la 'D' in dog e la 'L' in log. La mia logopedista mi aiutò ad imparare a sentire questi suoni allungandoli e pronunciando il suono delle consonanti dure. Anche se il bambino può aver superato un test auditivo per i suoni puri, potrebbe avere difficoltà nel sentire le consonanti dure. I bambini che parlano in vocali non stanno sentendo le consonanti.

 

20.                    Diversi genitori mi hanno detto che i loro bambini hanno imparato a leggere usando le didascalie di chiusara in televisione. Il bambino imparava a leggere le didascalie e poi accoppiava le parole stampate al linguaggio parlato. Registrare il programma preferito con le relative didascalie può quindi essere d’aiuto perché la registrazione può essere vista e rivista e stoppata.

 

21.                    Alcuni soggetti autistici non capiscono che il mouse del computer muove la freccia sullo schermo. Possono impararlo più facilmente se viene incollata sul mouse una freccia di carta ESATTAMENTE uguale a quella sullo schermo.

 

22.                    Bambini e adulti con problemi di elaborazione visiva possono vedere tremolii sul monitor del computer. Possono a volte vedere meglio sul palmare e su schermi piatti che hanno meno intermittenze.

 

23.                    Bambini e adulti che hanno paura delle scale mobili spesso hanno problemi di elaborazione visiva. Hanno paura perché non possono determinare quando salire o scendere. Questi soggetti possono anche non essere capaci di tollerare le luci fluorescenti. Le lenti colorate Irlen possono aiutarli.

 

24.                    Soggetti con problemi di elaborazione visiva spesso trovano più facile leggere se le scritte sono nere sono stampate su carta colorata per ridurre il contrasto. Provate carta marrone chiaro, blu chiaro, grigio o verde chiaro. Fate esperimenti con diversi colori. Evitate il giallo troppo luminoso, può dare fastidio agli occhi. Occhiali con lenti colorate Irlen possono aiutare a leggere più facilmente.

 

25.                    Insegnare la generalizzazione è spesso un problema per i bambini con autismo. Per insegnare ad un bambino a generalizzare il principio è farlo in diverse localizzazioni. Se viene insegnato solo in un unico posto il bambino potrebbe pensare che la regola si applica solo in quel posto specifico.

 

26.                    Un problema comune è che il bambino sia capace di usare correttamente la toilette a casa, ma si rifiuti di usarla a scuola. Questo potrebbe essere dovuto ad una mancanza nel riconoscere la toilette. Hilde de Clereq in Belgio scoprì che un bambino autistico può usare un dettaglio piccolo e non rilevante per riconoscere un oggetto come la toilette. Occorre un lavoro investigativo per individuare quel dettaglio. In un caso, un ragazzo voleva usare solo la toilette a casa che aveva un copriwater nero. I suoi genitori e l’insegnante riuscirono a fargli usare la toilette ricoprendo il copriwater bianco con un nastro adesivo nero. Questo nastro fu poi tolto gradatamente finché non venne riconosciuta anche la toilette col copriwater bianco.